Master UniLib in politica
Diretto da Luigi Marco Bassani e Carlo Lottieri, il “Master UniLib in politica” offre un percorso di studio in lingua italiana e indirizzato a chiunque: indipendentemente da età e formazione.

Oltre a dodici corsi on-line di taglio accademico (per un totale di 92 lezioni), il pacchetto include due incontri in streaming e un evento conclusivo in presenza. Le prime registrazioni saranno rese disponibili agli studenti a inizio marzo e le ultime a giugno (ogni lezione, a ogni modo, resterà on line per gli iscritti almeno fino a fine luglio).

Tale progetto didattico si propone di sviluppare una riflessione interdisciplinare sulla politica, unendo analisi di carattere storico, economico, filosofico, politologico e giuridico. L’obiettivo è permettere a quanti seguiranno i corsi di migliorare la loro conoscenza delle logiche che reggono la sfera pubblica e delle riflessioni teoriche che sono state sviluppate sul tema. Tutti i docenti sono molto qualificati e provengono da una decina di università, italiane e straniere.

 

Costo d’iscrizione al “Master UniLib in politica”: 500 euro

 

CORSI

Stato e federazione

(Luigi Marco Bassani, università di Milano): 8 lezioni

Le lezioni proporranno una sintetica introduzione alle istituzioni politiche della modernità occidentale, Stato e Federazione. Circa metà del tempo sarà dedicato a mettere a fuoco i concetti fondamentali che hanno presieduto alla formazione dello “Stato (moderno)”, primo fra tutti la sovranità. La teoria politica del federalismo sarà analizzata di contro, come uno spazio politico «desovranizzato», seguendo un percorso dottrinario e istituzionale che si snoda nella storia americana prima della guerra civile.

Nato a Chicago nel 1963 e formatosi in Italia e negli Stati Uniti, Luigi Marco Bassani è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche nell’Università degli Studi di Milano. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze Politiche nel 1995 ed è entrato a far parte dell’Università di Milano nel 1998. Bassani ha pubblicato su argomenti che vanno dal sindacalismo rivoluzionario alla teoria libertaria, ma il suo principale interesse di ricerca è il pensiero politico americano dalla Rivoluzione alla Guerra Civile.

Informazione e comunicazione: il dibattito pubblico in Italia

(Daniele Capezzone, direttore di “Libero”): 4 lezioni

Il corso intende sviluppare una riflessione sul rapporto società, politica, cultura e comunicazione nel contesto italiano. Grazie una lunga esperienza nel mondo politico, l’universo parlamentare e il sistema informativo Capezzone svilupperà un’analisi che evidenziano la debolezza del sistema comunicativo nazionale (e della stessa opinione pubblica), ma anche le strade di una possibile correzione di rotta.

Daniele Capezzone è direttore editoriale del quotidiano “Libero”. In tv appare come commentatore nei programmi di informazione delle reti Mediaset. Per Piemme ha pubblicato i saggi Likecrazia (2020), Per una nuova destra (2021), Bomba a orologeria (2022), E basta con ‘sto fascismo (2023). Atlantista e liberale classico, ha lasciato la politica attiva nel 2018. In precedenza, è stato due volte parlamentare, presiedendo la Commissione Attività Produttive e la Commissione Finanze della Camera dei deputati.

Storia dell’età contemporanea

(Eugenio Capozzi, università di Napoli “Suor Orsola Benincasa”): 8 lezioni

Il tema primario dal quale deve prendere avvio una riflessione complessiva sulla storia dell’età contemporanea è l’egemonia mondiale dell’Europa, strutturata in sistema delle potenze, che vede il suo apogeo nella seconda metà del XIX secolo e il suo rapido declino nella prima metà del XX, sotto l’urto delle due guerre mondiali e dei regimi totalitari. Successivamente, nell’epoca della guerra fredda, si assiste alla confluenza della civiltà europea in quella occidentale transatlantica a guida statunitense, che, nel confronto ultimativo con il comunismo, costruisce una nuova egemonia fondata su democrazia liberale ed economia di mercato. Ma il collasso del comunismo e la globalizzazione non segnano, contrariamente alle attese, una occidentalizzazione del mondo, bensì l’inizio di una fase di multipolarismo politico ed economico estremamente conflittuale, fondato su un’aspra contrapposizione di civiltà e culture.

Eugenio Capozzi è professore ordinario di storia contemporanea presso l’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. I suoi studi si sono concentrati soprattutto sul dibattito costituzionale in Europa e nel mondo anglosassone, sulla cultura liberale, conservatrice e cattolica in Italia, sull’antipolitica nelle democrazie occidentali, sulle ideologie nell’epoca della globalizzazione, sulla storia internazionale del post-guerra fredda.

Storia delle dottrine politiche

(Dario Caroniti, università di Messina): 8 lezioni

Il corso di Storia delle dottrine politiche esporrà quali sono le radici teoriche dell’ordine politico occidentale e le sue peculiarità. Il costituzionalismo e il governo limitato, il repubblicanesimo e il giusnaturalismo antico e moderno saranno oggetto di analisi e riflessione

Dario Caroniti è professore ordinario di storia delle dottrine politiche presso l’Università degli studi di Messina. Si occupa prevalentemente di storia del pensiero politico americano e delle dottrine politiche del cattolicesimo italiano tra Otto e Novecento. Ha scritto sul trascendentalismo e il nazionalismo americano, il nuovo conservatorismo, il tradizionalismo, la Democrazia Cristiana e la crisi della rappresentanza.

Scienza della politica

(Luigi Curini, università di Milano): 8 lezioni

La scienza politica è lo studio della politica con l’utilizzo del metodo scientifico. Quindi assai distante da quella tuttologia che va assai di moda su giornali e televisioni. Questo corso introduttivo mira a fornire i primi bagagli concettuali a questo riguardo. L’enfasi sarà focalizzata in particolare sul tema “democrazia”: le sue varianti istituzionali, il ruolo del sistema elettorale e di quello partitico. A fine corso, si avranno gli strumenti per comprendere meglio, con spirito critico, il dibattito sulle recenti (e passate) proposte di “riforma istituzionale”.

Luigi Curini è professore ordinario di scienza politica presso l’Università degli Studi di Milano. Insegna da anni anche a Waseda University (Tokyo) e all’Università di Lucerna. È autore di oltre 60 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali e di 8 libri. È stato editor del SAGE Handbook of Research Methods in Political Science & International Relations. Si occupa di politica comparata, competizione partitica, opinione pubblica, analisi quantitativa e computazionale. Nel 2016 è stato selezionato dal Dipartimento di Stato americano per partecipare all’International Visiting Leadership Program. E’ Research Fellow all’IREF (Institute for Research in Economic and Fiscal Issues) ed editorialista per Italia Oggi.

Elementi di diritto

(Riccardo De Caria, università di Torino): 8 lezioni

Il corso di Introduzione al diritto offrirà un primo avvicinamento al diritto, come strumento di regolazione dei rapporti sociali. Verranno considerate le origini del diritto, il modo in cui si è evoluto nelle principali tradizioni giuridiche occidentali, e il suo ruolo nel creare le condizioni per l’esistenza e il mantenimento di una società libera. Particolare attenzione verrà dedicata ai diversi modi di produzione del diritto (ad es legge vs consuetudine) e alle differenze tra legale e legittimo, legge e legislazione. Verrà infine dedicata attenzione alle più moderne tecniche di normazione e regolazione dei fenomeni sociali ed economici, riflettendo sulle possibili vie per una difesa del diritto nel suo significato più autentico dall’uso strumentale che tende a farne il potere costituito.

Professore associato di diritto dell’economia all’Università di Torino, Riccardo De Caria è visiting professor presso l’Université Jean Moulin – Lyon 3 e lo è stato presso la FGV Direito SP (São Paulo) e il Center for Transnational Legal Studies in London di Georgetown Law. Ha co-fondato e co-dirige il Journal of Law, Market & Innovation ed è Co-Chair dell’Italian Hub dello European Law Institute. Tra i temi principali di cui si è occupato vi sono la regolazione del lobbying, la libertà di manifestazione del pensiero, specialmente in ambito digitale, le libertà economiche con particolare riguardo alla libertà contrattuale, e il diritto della blockchain e dei cripto asset. È avvocato e svolge occasionalmente attività di editorialista per quotidiani locali e nazionali.

Economia politica

(Bernardo Ferrero, università Rey Juan Carlos di Madrid): 8 lezioni

Nata come disciplina autonoma nella seconda metà del secolo XVIII, l’economia politica muove dalla consapevolezza della precarietà della condizione umana e dalla possibilità dell’ordine sociale, emergente dalle azioni ed interazioni individuali all’interno di un ordine basato sullo divisione del lavoro.

Studiando le leggi che governano i processi di mercato il corso analizzerà la genesi, la definizione e limiti dell’economia politica; il suo rapporto con l’etica; la relazione tra proprietà, contratto, aggressione e sistemi economici; la funzione imprenditoriale e la produzione capitalistica; la natura del socialismo e i processi di decivilizzazione; gli effetti statici e dinamici dell’interventismo; il paradigma dei fallimenti di mercato; le trappole delle politiche pubbliche.

Bernardo Ferrero svolge attività di ricerca in Economia Politica presso l’Universidad Rey Juan Carlos di Madrid ed è vicedirettore di StoriaLibera, rivista di scienze storiche e sociali. È research fellow dell’Instituto Xoán de Lugo a Santiago de Compostela e collabora con il Mises Institute, Auburn (Alabama). Si occupa principalmente di politica monetaria, cicli economici, logica delle scelte pubbliche ed analisi economica delle istituzioni. Con l’economista Jesús Huerta de Soto è autore di “Pandemia e dirigismo. Come uscire da uno stato di crisi permanente”, IBL Libri, Torino 2022.

Filosofia politica. Il problema dell’obbligo politico

(Carlo Lottieri, università di Verona): 8 lezioni

Il corso intende esaminare alcune questioni centrali della filosofia politica: a partire dalle condizioni e dalle ragioni della vita associata. A questo fine le lezioni svilupperanno una crisi radicale delle istituzioni politiche della modernità occidentale, poiché si basano su una sorta di “doppio standard” in ragione dl quale le norme che regolano i rapporti tra i consociati sono in larga misura sospese quando il rapporto è tra i cittadini comuni e gli uomini di Stato. In questo senso, il corso rifletterà sul potere (anche nel suo rapporto con conoscenza ed economia), sul monopolio, sulla proposta teorica libertaria, su come si possa restaurare una società basata sul diritto.

Carlo Lottieri ha studiato a Genova, Ginevra e Parigi, dove ha ottenuto il dottorato di ricerca sotto la guida di Raymond Boudon. Nel 2003 è stato tra i fondatori dell’Istituto Bruno Leoni. Dopo avere insegnato a Venezia e Siena, attualmente è professore associato di Filosofia del diritto all’Università di Verona.

Le sue ricerche si sono focalizzate sulla tradizione libertaria, sulla proprietà, sulla teologia politica e sulla concorrenza istituzionale. Tra le ultime pubblicazioni vi sono Credere nello Stato? Teologia politica e dissimulazione da Filippo il Bello a Wikileaks (Rubbettino, 2013), Every New Right Is A Freedom Lost (Monolateral, 2016), Beni comuni, diritti individuali e ordine evolutivo (IBL Libri, 2020) e La proprietà sotto attacco (liberilibri, 2023).

Storia del pensiero politico contemporaneo

(Alberto Mingardi, università IULM di Milano): 8 lezioni

Da Margaret Thatcher a Javier Milei, Friedrich A. von Hayek (1899-1992) resta il pensatore di riferimento di chi vuole invertire le tendenze di lungo periodo all’espansione della spesa pubblica e dei poteri dello Stato. Il corso prenderà in esame la figura e l’opera di Hayek collocandole all’interno della riflessione politica del Novecento. Verranno esaminati il contesto e gli obiettivi polemici di Hayek, il suo ruolo nel dibattito sul calcolo economico in un’economia pianificata, il suo rifiuto dello scientismo, le sue riflessioni sul ruolo degli intellettuali e le dinamiche del cambiamento politico, la sua riformulazione della teoria liberale.
Lo studente terminerà il corso avendo piena consapevolezza della collocazione di Hayek nella storia del pensiero e una visione d’insieme dei suoi contributi

Alberto Mingardi è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso l’Università IULM di Milano. Ha fondato e dirige l’Istituto Bruno Leoni. Il suo ultimo libro è Capitalismo (Il Mulino, 2023). È segretario della Mont Pelerin Society, l’associazione internazionale di studiosi liberali fondata da Hayek nel 1947.

Storia medievale e moderna

(Matteo Salonia, università di Nottingham Ningbo Cina): 8 lezioni

Il potere dello stato si regge su una visione della storia che nega il valore di forme di vita civile prima della modernità. Allo stesso tempo, gli esperimenti di ingegneria sociale che si susseguono dal 1789 ad oggi sono possibili solo avendo rimpiazzato la fede cristiana con la statolatria. Ecco perché nei nostri libri di testo approvati dallo Stato il ruolo del cristianesimo nella storia del mondo viene sminuito e il servizio reso dalla Chiesa per molti secoli nel tentativo di limitare le pretese assolutiste del potere viene occultato.

Questo corso propone una serie di riflessioni sulla civiltà europea, che offrono una visione alternativa. Ci concentreremo dapprima sul Medioevo, periodo formativo della nostra tradizione di auto-governo locale, di costituzionalismo e di pluralità di giurisdizioni. L’ordine medievale, basato sulla dispersione del potere, sulla competizione istituzionale e sulla libertà di associazione è anche il contesto in cui sono nate le università e a partire dal quale navigatori europei hanno decifrato le rotte oceaniche per scoprire il resto del mondo. Scopriremo anche il sorprendente contributo della Spagna cattolica all’idea di diritti universali. Ed infine, passeremo a discutere due momenti chiave della distruzione di questa tradizione e dell’ascesa dello Stato moderno: il machiavellismo e la Rivoluzione francese.

Matteo Salonia ha conseguito un PhD in storia nel 2015 presso la University of Liverpool. Ha insegnato in varie università inglesi e attualmente è Assistant Professor di Storia europea presso la University of Nottingham Ningbo, in Cina. Nel 2017 ha pubblicato il libro Genoa’s Freedom e nel 2022 ha curato il volume Travel Writings on Asia. Dal 2020 è stato eletto Fellow presso la Royal Historical Society e nel 2024 è visiting scholar presso il Center for Constitutional Liberty del Benedictine College (Kansas, US).

Diritto costituzionale

(Andrea Venanzoni, università di Roma Tre): 8 lezioni

Il diritto costituzionale rappresenta, storicamente, una disciplina nata ed evolutasi come garanzia di limitazione dei poteri pubblici nei confronti del cittadino e come modalità di riaffermazione della libertà in un consesso organizzato. Ciò però non sempre corrisponde a verità.

Nel corso, verranno analizzati, in ottica anche comparativa, lo sviluppo e la funzione del costituzionalismo, le sue fonti, la problematica della giustizia costituzionale, le distorsioni del diritto pubblico e i “nuovi diritti”, con particolare riguardo alla evoluzione della società digitale.

Dottore di ricerca in diritto pubblico e costituzionale Università degli Studi Roma Tre, ove collabora con le cattedre di diritto costituzionale e di istituzioni di diritto pubblico, Andrea Venanzoni è autore di due monografie e di oltre trenta pubblicazioni scientifiche su regolazione della società digitale e delle nuove tecnologie, sussidiarietà orizzontale, autorità indipendenti, nuove forme di rappresentanza politica e garanzia delle libertà costituzionali.

Geopolitica del mondo contemporaneo

(Alessandro Vitale, università di Milano): 8 lezioni

Il Corso cerca di fare chiarezza sugli usi e abusi dell’inflazionato e polisemico termine “Geopolitica”, spiegando quali possano essere le uniche modalità scientifiche accettabili del suo utilizzo e indicando preliminarmente le possibili trappole e fallacie nelle quali quell’uso è caduto e può ancora cadere. Si passa quindi all’analisi degli elementi centrali delle dinamiche geopolitiche contemporanee, dallo Stato territoriale moderno al rapporto fra Stato e guerra, ai conflitti contemporanei, al problema dei confini, al nazionalismo politico e (anti)economico (il protezionismo) e alla sfida più irriducibile allo Stato territoriale: quella del regionalismo contemporaneo, della frammentazione politico-territoriale e delle sempre risorgenti istanze di autogoverno.

Alessandro Vitale è Professore associato di Economic Geography and History presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano (dove insegna anche Arctic Studies). Presso la Facoltà di Scienze Politiche ha insegnato Analisi della Politica Estera, Relazioni Internazionali, Studi Strategici, Sistemi Politici Internazionali e insegna Geografia Economica e Politica e Geografia dello Sviluppo Economico. Per dieci anni ha coordinato l’Osservatorio sull’Europa Centrale e Orientale all’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI). È autore di più di trecento studi, di politica internazionale, scienza politica, diritto, economia, geografia e storia, apparsi in dodici Paesi e in sette lingue.

Per iscriversi al “Master UniLib in politica”:

L’IBAN dell’associazione Free Academy è: IT87N0200802004000106715741.